In questa landa così accogliente, in questo clima spensierato un po' alla "Sapore di mare" e un po' alla "American Pie", garlendini doc e "adottivi" crescevano, e crescere, si sa, a volte ti impone cambiamenti e sacrifici.
C'era chi iniziava a lavorare, chi partiva per andare a studiare all'estero e c'era anche chi, ovviamente, faceva di tutto per rimandare la propria "emancipazione" temendo che col tempo si perdesse l'abitudine al "rito" garlendino.
Ecco perché, in occasione di una delle nostre memorabili cene ad alto contenuto di "spirito", qualcuno (la paternità dell'idea è tutt'oggi oggetto di accese discussioni), colto da un raptus di improvvisa lucidità, ha proposto: "perché non organizzare una gara, un appuntamento, un week-end fisso in cui, indipendentemente da dove siamo e da cosa facciamo, si rientri alla base per perdere la testa tutti insieme?".
Si accendono gli sguardi, si riempiono i bicchieri. L'idea prende corpo in men che non si dica. La macchina organizzatrice si mette in moto. Nel giro di poche settimane viene fissata la data della prima edizione, a cui parteciperanno ben 140 iscritti, suddivisi in 35 squadre.



Il successo è scontato. L'idea piace soprattutto per la sua formula. Vengono "combinati" i due ambiti sportivi che hanno caratterizzato l'infanzia di tutti i garlendini:

2 giorni di golf e beach volley, impreziositi da epiche serate.
L'entusiasmo prende il sopravvento, e così, negli anni successivi, aumentano gli sponsor e migliora l'organizzazione. Tutti vogliono dare la propria impronta. Dai 140 iscritti del 2006 si arriva ai 224 (56 squadre) dell'ultima edizione. Da "pretesto" per ritrovare gli amici di sempre, la Coppa Ragno è diventata un'occasione per farsene di nuovi, un appuntamento ormai fisso per salutare l'arrivo dell'estate e un evento cult del golf mondiale.